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Santa LuciaLa protettrice della vista

Santa Lucia

Santa Lucia

Lucia nacque a Siracusa probabilmente nell’anno 284/285 da una famiglia nobile e molto ricca; la madre si chiamava Eutichia (in greco, Fortunata) mentre del padre sappiamo poco in quanto morì quando Lucia aveva 5-9 anni.
Già da piccola Lucia professò la religione Cristiana ma a causa delle persecuzioni del tempo, dovette farlo di nascosto.
La madre che aveva gravi problemi di salute (soffriva di importanti emorragie), rischiava di morire; pertanto con Lucia si recò in pellegrinaggio a Catania presso la tomba di S. Agata per chiedere la grazia della guarigione.
Le due donne rimasero accanto al sepolcro di S. Agata fino a tarda notte tanto che Lucia si addormentò e in sogno le apparve proprio S.Agata che le prometteva la guarigione della madre e le anticipava che sarebbe diventata Santa; ed infatti al suo risveglio si accorse dell’avvenuto miracolo.
Per tale motivo decise di aiutare i poveri e i bisognosi di Siracusa donando tutte le sue ricchezze.
Purtroppo il suo promesso sposo (che Lucia non voleva più sposare) venne a sapere che la ragazza donava tutti i suoi averi ai poveri e che era di fede cristiana; preso dall’ira, la denunciò all’arconte di Siracusa (Pascasio) che subito la fece arrestare.
Infatti in quel periodo l’imperatore Diocleziano, attuando un piano di rinnovamento generale che comprendeva anche la riforma religiosa, aveva emanato i suoi editti di persecuzione contro i cristiani; e la sua fu una feroce persecuzione.
Durante il processo, Pascasio cercò di convincere Lucia a rinnegare la sua fede e a compiere sacrifici in onore degli dei romani; al rifiuto della ragazza lui ordinò di portarla al postribolo, luogo di prostituzione, ma quando i soldati tentarono di spostarla, Lucia miracolosamente diventò irremovibile; si cercò di spostarla usando dei buoi, ma questi non ci riuscirono; allora Pascasio ordinò che venisse bruciata, ma il suo corpo pur avvolto dalle fiamme, non bruciò; ordinò quindi ad un soldato di ucciderla con la spada e lui la decapitò.
Non si ritiene invece vera la leggenda che Lucia si cavasse gli occhi o che lo abbiano fatto i soldati di Pascasio.
Il 13 dicembre del 304, Lucia morì da martire e il suo nome e quello di Siracusa diventarono famosi in tutto il mondo.
Il nome Lucia indica luce e di conseguenza S. Lucia fu invocata per proteggere la luce degli occhi, cioè la vista.
Il corpo di S. Lucia rimase in Siracusa per molti secoli: dalla catacomba, fu poi portato nella basilica eretta in suo onore, presso la quale, all’inizio del VI secolo, fu costruito un monastero.
All’arrivo degli arabi nell’878, il suo corpo fu nascosto in un luogo segreto; nel 1039, Maniace, generale di Bisanzio, strappata Siracusa agli Arabi, condusse le reliquie a Costantinopoli.
Non sappiamo se nel 1026 o nel 1204 il suo corpo venne portato a Venezia assieme a quello di S. Agata (collocato prima nella chiesa di S. Giorgio Maggiore poi nella chiesa di S. Maria Annunziata)
Nel 1313 fu consacrata una nuova chiesa dedicata a S. Lucia, nella quale le reliquie della Santa furono deposte definitivamente.
A Venezia tra il 1609 e il 1611 fu costruita una nuova chiesa, al posto di quella antica.
Il 28 luglio del 1806, in seguito alla soppressione napoleonica, chiesa e monastero furono chiusi.
Invece nel 1860 dovendosi ampliare la stazione ferroviaria, fu abbattuta anche la chiesa di S. Lucia e si decise di trasportare il corpo della Santa nella vicina parrocchiale di S. Geremia che venne ad assumere la denominazione “dei Ss. Geremia e Lucia” dove ancora oggi riposa la Martire.
Numerosi sono i luoghi dove si possono trovare le reliquie della Santa: in Austria portate nel 1579 dalla imperatrice Maria, a Siracusa, recate nel 1556 da Eleonora Vega, a Napoli, Roma, Milano, Verona, Padova, Montegalda di Vicenza e a Venezia stessa, nelle chiese di S. Giorgio Maggiore, dei SS. Apostoli, dei Gesuiti, dei Carmini, a Lisbona portate nel 1587, in Belgio nel 1676, a Nantes, in Francia, nel 1667.